Natur spüren - Natur erleben!

Escursioni/Arrampicate

Arrampicate
Tutti gli appassionati di questo sport possono sfogarsi a volontà nella parete d’arrampicata di Molini di Trodena, distante solo 1 km

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Il parco naturale Monte Corno (Trodena), un paradiso per escursionisti

Il parco naturale Monte Corno si estende dalla Val d’Adige a ovest fino alla Val di Cembra a sudest e alla Val di Fiemme a nord. La sua superficie è di 6.660 ha, in prevalenza coperta da boschi. Sui pendii soleggiati della Val d’Adige i boschi cedui submediterranei salgono fino a un altitudine di 1.000 m. Nel sottobosco troviamo orchidee e piante della famiglia delle Liliacee. Sui confini fra boschi e vigneti crescono l’Aristolochia clematite e Muscari. Di particolare bellezza e importanza sono le zone umide e paludose attorno al Lago Bianco, al Lago Nero e alla Palù Longa. Nel parco naturale più meridionale dell’Alto Adige troviamo il variopinto ramarro, con i riflessi che vanno dal verde all’azzurro.

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La vecchia Ferrovia della Val di Fiemme
La Ferrovia della Val di Fiemme ha collegato la Val di Fiemme trentina con la Bassa Atesina in Alto Adige. La stazione di partenza era a Predazzo, quella di arrivo a Ora. Fu commissionata dalla monarchia austro-ungarica nel 1910, poco prima dell’inizio della prima guerra mondiale. I lavori di costruzione iniziarono nel febbraio del 1916 e terminarono nel gennaio del 1918. 6.000 persone hanno partecipato alla costruzione, di cui 4.500 prigionieri di guerra russi e polacchi. Il tracciato, lungo 50,5 km, comprende sei gallerie, sette viadotti e otto ponti. Nel 1957 è stata presa la decisione di sospendere il servizio. Il servizio fu man mano sostituito da autobus e nel gennaio del 1963 l’ultimo trenino fece il suo viaggio. Ora il tracciato è utilizzato come sentiero per gite e passeggiate e come percorso ciclabile.

Castelfeder
Al visitatore Castelfeder (450 m) offre un panorama grandioso e unico: verso nord lo sguardo spazia fino a Bolzano e alla Forcella Sarentina, a sinistra si erigono le montagne del Meranese, ai piedi del Monte Mendola troviamo Caldaro e il suo lago conosciutissimo, poi Termeno e verso sud vediamo la montagna di Favogna e la Chiusa di Salorno, il confine naturale della nostra provincia. Vediamo Egna e più sopra Mazzone con i suoi masi in mezzo ai vigneti, con le rovine di Castel Kaldiff, più in là il paesino romantico Pinzano con l’elegante campanile gotico della chiesa di Santo Stefano.

La gola del Bletterbach
Avventura nella storia della terra dentro il canyon e tutto intorno al GEOPARC: la visita al Bletterbach è un’esperienza davvero speciale, un viaggio attraverso milioni d’anni di storia della terra. Nel GEOPARC Bletterbach si può guardare dentro la montagna ed esplorare il mondo delle rocce. Questo canyon è il risultato della disgregazione e dell’erosione degli elementi. A partire dall’era glaciale, circa 15.000 anni fa, e nelle diverse ere geologiche il Bletterbach ha scavato una via lunga 8 chilometri e profonda 400 metri. Ogni strato è venuto alla luce: dieci miliardi di tonnellate di pietra sono state erose e trasportate nella valle dell’Adige. Il canyon del Bletterbach può essere sfogliato come un libro. Qui gli strati di roccia sono intatti e ben visibili più che in ogni altra parte delle Alpi e la loro formazione spiega il clima e le condizioni ambientali di circa 250 milioni d’anni fa. Negli strati di pietra arenaria della Val Gardena sono state inoltre trovate orme di sauri. Tracce ben conservate di parti di piante, numerosi resti di pasti animali e buche scavate nel suolo testimoniano il mondo vegetale e la vita della terra. I fossili dei sedimenti marini, come ammoniti, gasteropodi e cefalopodi, raccontano la vita dei mari tropicali dell’epoca. Trascorrerete giornate speciali: divertenti, avventurose, istruttive e nel totale rispetto d’uomo e natura!

Gita alle buche di ghiaccio di Appiano
Le buche di ghiaccio ai piedi del monte Ganda (934 m), presso S. Michele/Appiano, sono un interessante fenomeno naturale. Si trovano in un affossamento lungo 200 m e largo solo 20-40 m. Hanno un microclima particolare che specialmente d’estate è molto diverso dalla zona circostante. Dalle fessure nella roccia esce aria fredda e a volte anche d’estate sono presenti stalattiti di ghiaccio. Questo clima favorisce la crescita di piante che normalmente crescono solo in zone notevolmente più elevate, come p.es. il Rododendro rosso. Secondo W. Pfaff il fenomeno è dovuto al fenomeno fisico della circolazione dell’aria: l’aria calda entra nei cunicoli siti in alto e scendendo si raffredda. Al punto più basso l’aria raffreddata esce dalle fessure, mentre in alto viene risucchiata nuovamente aria fredda.
Si consiglia di portare una giacca leggera anche nelle giornate molto calde.